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Selfpublishing

Presentazione di “Velista per sbaglio”

Giovedì 17 settembre presenteremo a Ostia (Roma) uno dei nostri libri di maggior successo: Velista per sbaglio. Per chi ha deciso di iniziarsi ai piaceri di un weekend in barca a vela di Stefano Cerboni.

Invito_Ostia_2Uscito poco più di un anno fa (è uno dei primi eBook che abbiamo creato), questo manuale di vela per principianti si è rivelato un long-seller: nel momento in cui scriviamo queste righe, su Amazon è al primo posto nella categoria Vela; è stato spontaneamente recensito da diversi lettori, e bene; e soprattutto, l’autore ha un guadagno costante dalle vendite.

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Interessante premio letterario. Aperto anche ai self-publisher!

Questa pagina del blog risale al 2015. Per trovare alcune segnalazioni di premi letterari più recenti, puoi spostarti qui.

Vi segnaliamo il Premio Letterario Città di Lugnano in Teverina, promosso dal Comune della cittadina (nel ternano, uno dei borghi più belli d’Italia: nella foto qui sotto, uno scorcio). Si articola in due Sezioni: Romanzi Editi e Racconti Inediti a tema. Per partecipare, i romanzi devono essere stati pubblicati — oppure autopubblicati — in versione cartacea tra gennaio 2014 e aprile 2015. La partecipazione è gratuita. Le opere in concorso di entrambe le sezioni devono essere consegnate entro il 30 Aprile 2015, secondo le modalità del Bando.

Foto di apertura: Martin Thomas @ Flickr Creative Commons (licenza CC BY 2.0)

Premio letterario Città di Lugnano in Teverina

Ha preso il via la prima edizione del Premio letterario organizzato dal Comune di Lugnano in Teverina, in collaborazione con l’associazione culturale Athanor Eventi, nell’ambito delle Manifestazioni proposte per le Settimane della Cultura 2015.

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Fermiamo la guerra dei libri: #StopBookWar

Questa pagina risale al 2015 e riguarda un’iniziativa di allora. Per trovare gli articoli più recenti puoi spostarti sulla home page del blog, oppure puoi utilizzare la funzione di ricerca. Contattaci se vuoi richiederci informazioni.

stopbookwar

Si sa che la realtà, complessa di per sé, appare più tranquillizzante se ridotta a un gioco di contrapposizioni e di contrasti: bianco/ nero, Inter/ Milan, buono/ cattivo, io così/ tu colà. Comprendere se stessi non è sempre facile; più facile senz’altro è comprendere quel che NON si è. Un po’ come fanno gli adolescenti, che nel turbinoso processo di emersione della loro identità sono naturalmente portati a tracciare una linea bellicosa tra il mondo come lo vedono loro, e come lo propongono le vecchie figure parentali.

Al tentativo di superare semplificazioni e sbarramenti, perlomeno nel campo letterario (cartaceo/ digitale, autopubblicato/ superpubblicato, eccetera), s’ispira appunto una nuova iniziativa di Narcissus, che noi sosteniamo: #StopBookWar.

A rose is a rose is a rose: così Gertrude Stein nel suo “Sacred Emily”, a significare che “le cose sono quel che sono” o ancora che “anche il solo pronunciare il nome di una cosa equivale a evocare una serie di immagini ed emozioni ad essa associati”.
Allo stesso modo per noi Un libro è un libro è un libro.
La celebre scrittrice americana avrebbe certamente appoggiato il nostro tentativo di riportare l’attenzione su ciò che davvero conta in un libro, su ciò che un libro in realtà racchiude: le immagini che evoca, le emozioni che suscita.

Hai bisogno di aiuto? Contattaci! Possiamo aiutarti a scrivere e pubblicare il tuo libro. Siamo un gruppo di donne, coach esperte al tuo fianco lungo il percorso che ti porterà a realizzare il tuo desiderio: Scrittura a tutto tondo è il servizio editoriale professionale che si prende cura delle tue aspirazioni.

Scopri di più leggendo le testimonianze degli autori con i quali abbiamo lavorato!

Giusto e sbagliato nel #selfpublishing

Che ci sia o non ci sia di mezzo la carta, l’autopubblicazione — il chi fa da sé fa per tre (non sempre e non per forza) dell’editoria — prevede una certa solitudine, quindi il sorgere quasi inevitabilmente di incertezze, insicurezze e dubbi. Se qualcosa va storto (per esempio: si vendono pochi libri) che cosa si è sbagliato? In cosa e come si può fare di meglio?

Moyan_Brenn

Appunto a evitare queste angosce servono le agenzie come la nostra, o anche le iniziative come quella organizzata mensilmente da Narcissus su Twitter: la #selfpubchat. L’ultima delle quali, intitolata Self Publishing: lo stai facendo bene? ha inteso appunto fornire un aiuto a coloro che si autopubblicano e individuare eventuali criticità nel loro approccio.

Chi non ha potuto partecipare trova un resoconto dell’appuntamento virtuale (ma non solo) su questa pagina, oppure — come Storify — a questo link. Buona lettura!

Scrittori ai tempi di Internet

In questo articolo di Salvo Zappulla, uscito sull’ultimo numero del bimestrale Notabilis, si parla delle nuove possibilità che oggi si offrono a chi scrive — e si parla anche di noi di Scrittura a tutto tondo. Ne pubblichiamo un estratto, la prima parte; se desideri leggere l’articolo completo, puoi scaricarlo con un clic (Pdf — 770 KB).

La letteratura è subordinata alle leggi di mercato, i libri si producono e si adeguano ai gusti dei lettori. Questa considerazione, un po’ amara per la verità, trova pieno riscontro in un’era contrassegnata dalla globalizzazione, che molte volte fa rima con omologazione. La crisi accentua questa tendenza: editori in grosse difficoltà preferiscono rischiare sempre meno e appiattirsi sui prodotti di consumo, sui libri usa e getta, sulle storie di sesso a buon mercato; trame cruente da propinare ai lettori, thriller mozzafiato e commissari dalla mascella dura pronti a sparare al primo fruscio della tenda. Mode letterarie e spazzatura cartacea. Libri pubblicati esclusivamente per ragioni di cassetta. Oppure, gli editori preferiscono puntare su nomi consolidati, nomi sicuri a prova di mercato, magari autori cui rimane poco da dire.

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Aaargh! Il mio libro non vende!

«Ho auto-pubblicato il mio libro e ho venduto cinque miserrime copie in tre mesi!!! Ma perché, maremma maiala?!»

Il mio libro non vende! Una ragazza arrabbiatissima.

Allora. Calma e gesso. Hai scritto un libro e per pubblicarlo hai scelto il self-publishing. Si può fare. Questo non ti qualifica necessariamente come un individuo velleitario e semianalfabeta. Però, c’è un problema mica da ridere: le copie vendute, fin qui, si contano sulle dita di una mano. Da cosa può dipendere?

Diamo per scontato che il tuo libro sia ben scritto e che sia potenzialmente attraente per un’ampia fascia di lettori. Qui di seguito trovi elencate dieci domande che dovresti porti se, nonostante questo, il tuo libro , vende poco (😤) o addirittura niente (😡). Effettuare aggiustamenti anche solo su uno di questi fattori può avere un impatto considerevole sulla performance di un libro; ma il più delle volte occorre intervenire su diversi aspetti per ottenere risultati.

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L’autopubblicazione nel mondo (anglosassone)

Il sito iltuoeBook.it ha reso disponibile una traduzione in italiano di un’intervista con l’irlandese David Gaughran, autore di numerosi libri alcuni dei quali (di grande successo) dedicati al self-publishing. Nessuno è al momento disponibile nella nostra lingua ma ne esistono traduzioni, dall’originale inglese, in francese e spagnolo.

Nicolas-Raymond

Può essere senz’altro interessante leggerla a titolo, diciamo così, di ispirazione (difficile per un autore che scriva in italianonoi non abbiamo colonizzato il mondo, se non in tempi troppo antichi... arrivare a quei numeri). E se poi la strada dell’autopubblicazione vi sembra praticabile, date un’occhiata a questa panoramica sugli strumenti tecnici e sulle piattaforme utili a chi, nel nostro paese e nella nostra lingua, intenda cimentarsi. E se, infine, non volete fare tutto da soli ma cercate un partner, chi meglio di noi? 😉

3 modi per pubblicare un libro: casa editrice, EAP, autopubblicazione

Le strade che portano a pubblicare un libro (qualora non si abbia alle spalle un’agenzia letteraria) sono tre. Si può: (1) rivolgersi a una casa editrice nella speranza che sposi il progetto; (2) rivolgersi a un editore a pagamento — EAP — che senz’altro sposerà il progetto ma lo realizzerà a spese dell’autore; (3) utilizzare l’autopubblicazione, o selfpublishing. Proviamo a considerarle, una alla volta.

Pubblicare un libro: alcuni libri aperti

1) Pubblicare un libro attraverso una casa editrice

Tutti coloro che scrivono sognano di essere pubblicati da un editore noto e riconosciuto, con il quale stipuleranno un contratto di edizione (così come regolato dalla legge sul diritto d’autore). Questo contratto prevede che l’autore ceda in esclusiva alla casa editrice il diritto di pubblicare la sua opera, per un periodo di tempo limitato, e che gli sia corrisposta una percentuale sul prezzo di vendita del libro — della quale viene anche versato un anticipo, alla firma del contratto. E questo è senz’altro il tipo di pubblicazione più desiderabile.

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