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generale

Come scrivere una lettera di presentazione per una casa editrice

Hai deciso di inviare il tuo libro a una casa editrice. Oppure a un’agenzia letteraria. Fantastico! Hai assunto informazioni, magari hai anche trovato in rete un numero di telefono e hai provato a chiamare (ottima idea) e qualcuno ti ha risposto; ti ha fornito l’indirizzo email giusto a cui mandare il testo e ti ha detto se deve trattarsi del libro intero o di una sua parte. Quindi, adesso ti tocca scrivere una buona lettera di presentazione...

Lettera di presentazione: una busta da lettera vecchio stile

Sì, una lettera buona e ben fatta! Perché chi riceve una proposta, di qualunque genere essa sia, prima di tutto scorre la lettera di presentazione e accompagnamento. La lettera è la prima cosa che quella persona avrà sott’occhio e le fornirà la prima impressione su di te. E la prima impressione che tutti abbiamo di qualcosa o qualcuno è fondamentale; è in grado di influenzarne la nostra percezione successiva (in psicologia si chiama halo effect, effetto alone).

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«Il mal di schiena nell’era digitale» di Antonio Parolisi

In quest’epoca di smartworking e vita più sedentaria, anche per via della pandemia, molti di noi accusano dolori alla schiena e disagi di varia natura, sia sul piano fisico che psicologico. Il nostro corpo e le nostre emozioni, infatti, sono un sistema unico: si influenzano a vicenda. Come risolvere i molteplici problemi dovuti alla full-immersion digitale?

Il libro di Antonio Parolisi

Le soluzioni esistono, e questo libro — appena pubblicato — fornisce tutte le risposte. Il mal di schiena nell’era digitale. Come difendersi dai dolori da smartworking, tablet e smartphone ai tempi della pandemia del dottor Antonio Parolisi è un libro utilissimo, da leggere e da regalare ai colleghi e alle persone care. Come dichiara l’autore, “i rimedi per difendersi dagli effetti deleteri della full-immersion digitale sono a portata di mano”. Basta conoscerli e metterli in pratica! 🙂

Antonio Parolisi è Dottore in Scienze Motorie, con specializzazione in Attività Fisica Preventiva e Adattata, e Osteopata DOmROI (mem­bro del Registro Osteopati Italia). Ha tenuto corsi presso le Università degli studi di Napoli, Milano Statale e del Molise ed è relatore in diversi convegni nel settore Fitness, Postura e Performance. È autore delle edizioni italiane dei libri L’approccio di Janda, il Functional Training Sensomotorio e Mechanical Link, pubblicati da Edizioni Sporting Club Leonardo Da Vinci. Nel 2020 è uscito il suo primo libro, Il fitness delle illusioni, un grande successo: sempre in vetta alle classifiche di vendita di Amazon.

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Scrivere utilizzando i dettagli sensoriali

Show, don’t tell — esortano i manuali di scrittura americani, cioè mostra le cose che accadono nella tua scena, non dirle. Per esempio: puoi affermare nel tuo testo che una donna “è anziana”, puoi senz’altro definirla con questo termine, ma invece potresti descrivere i suoi capelli grigi, la sua pelle rugosa e farla parlare con una voce roca e pacata. Quasi certamente ne verrebbe fuori una caratterizzazione più efficace.

Oppure, puoi scrivere che un uomo “è vanitoso”, ma potresti anche farlo pettinarsi e darsi una spruzzata di profumo tra una riunione di lavoro e l’altra; e durante la riunione di lavoro, gli fai pensare che tutti nella stanza lo stiano guardando con ammirazione, se non con invidia. Puoi senz’altro affermare che il tuo personaggio, in quel momento della storia, è “molto arrabbiato”; ma invece di limitarti a utilizzare un aggettivo, puoi descrivere le sue sensazioni fisiche, quello che vede, tasta, ascolta in quel momento.

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Come stimolare la creatività attraverso i sensi

Ci sono giorni in cui le idee scorrono alla grande dalla mente alla tastiera, dalla mente al foglio, e ti sembra che tutto sia perfetto e quel meraviglioso stato creativo non avrà mai fine. E invece poi arrivano gli altri giorni… quelli in cui cerchi disperatamente di lavorare al tuo articolo, post, poesia, canzone, sceneggiatura, libro di memorie, romanzo… e non riesci a tirar fuori uno straccio di frase che ti ispiri.

Stimolare la creatività: una donna annusa un fiore

C’è speranza di risolvere il problema? La risposta è sì: puoi stimolare la tua creatività attraverso i tuoi sensi. Le attività creative coinvolgono tutto il corpo, compresi gli organi di senso, e le percezioni sensoriali sono strettamente legate alle attività immaginative. Quindi, stimolando i nostri sensi, possiamo stimolare anche la nostra creatività. Vediamo come.

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Segui l’esempio di Walt Disney: non mollare!

Il grande Walt Disney ha più volte raccontato che il personaggio di Topolino “apparve” sul suo blocco da disegno durante un viaggio in treno. In quel periodo le cose gli andavano malissimo e sembrava che da un momento all’altro dovesse abbandonare Hollywood e tornarsene al paesello, con tutti i sogni di gloria miseramente infranti. 

Minnie, uno dei personaggi di Walt Disney
Minnie

Eppure, in quel momento così difficile, Walt Disney non aveva gettato la spugna e anzi ne aveva provata un’altra: era saltato su un treno, “in cerca di quattrini e di consigli”. Di quattrini non ne aveva trovati (così racconta), di consigli ne aveva ottenuto forse qualcuno; ma il punto è che, proprio durante quel benedetto viaggio, aveva avuto l’ispirazione per il personaggio che avrebbe fatto la sua fortuna (e quella di molti altri).

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Chiusura estiva. Buone vacanze!

Buone vacanze a tutte e a tutti da Scrittura a tutto tondo! Sognando un po’ di refrigerio, da oggi fino a metà settembre andiamo in vacanza anche noi. Ci saremo lo stesso, risponderemo ai messaggi, però… con meno sollecitudine del solito. In ogni caso ci risentiremo al nostro rientro.

Intimi scatti, Un piccolo pensiero, Hai conservato tutte le stelle

Le linee telefoniche durante l’estate non sono attive; puoi contattarci tramite l’indirizzo email che trovi nella pagina dei contatti. Puoi anche continuare a seguirci sulle nostre pagine social: Facebook e Instagram.

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«Costa dell’Ambra» di Ninny Parodi

L’ultima pubblicazione che abbiamo curato prima delle vacanze estive è un libro che ha molto a che fare con il mare, anche a livello simbolico. Costa dell’Ambra di Ninny Parodi è un libro particolare, un memoir nel quale le esperienze di vita vissuta si intrecciano con contenuti spirituali e psicologici.

Costa dell'Ambra: la copertina

Del resto l’autrice, Ninny Parodi, è una psicoanalista junghiana. Vive a Genova, ma è di origini siciliane e proprio alla sua Sicilia è legato il titolo di questo libro.

Conoscete la Costa dell’Ambra? È un’ampia spiaggia dell’area costiera di Pachino (Siracusa), così denominata perché talvolta, in passato, vi si poteva trovare dell’ambra (e anche per il colore ambrato della sua sabbia). Al giorno d’oggi è raro trovare ancora dell’ambra su questa bella spiaggia, ma si può sempre fare un bagno nel mare verde e trasparente che la fronteggia.

Un luogo che assume un significato particolare in questo libro. Il sottotitolo recita: Storia di una magarìa. “Magarìa” in siciliano vuol dire “magia” (ed è anche il titolo di un libro del grande Camilleri). Un breve estratto:

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Come creare un gruppo di scrittura

Scrivere è un’attività essenzialmente individuale, che si svolge nel segreto della propria stanza (a meno che non si scriva in coppia con qualcuno). Tuttavia, far parte di un gruppo di scrittura, di una comunità di persone con le quali si abbiano in comune interessi creativi, può essere di grande aiuto sia nella scrittura, sia nelle attività connesse, come la ricerca della via migliore per pubblicare e promuovere il proprio libro.

Un gruppo di scrittura

Molte persone che hanno lottato per anni per scrivere e pubblicare un libro, alla fine sono riuscite a farlo quando hanno ottenuto il sostegno di un gruppo di scrittura (e magari di una guida amorevole e ferma, come un editor o un book coach capace).

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