Già autore de Le considerazioni di una portinaia e altri racconti (Robin Edizioni), Giovanni Montini ha da poco pubblicato con LFA Publisher il romanzo Una ragionevole disobbedienza: una storia ambientata in una Napoli di fine Ottocento, dove la narrazione di un fattaccio si fa visione di luoghi meravigliosi e complicati, e denuncia di una discriminazione ancora attuale. Scrittura a tutto tondo ha avuto il piacere di seguire Giovanni nel percorso di coaching che l’ha portato a perfezionare la stesura del suo romanzo.

Napoli, 1896. In un losco albergo vengono trovati morti due giovani. Sembra un suicidio, e la vita del piccolo universo che brulica attorno a Vicolo Carmignano ne è sconvolta. Le autorità tacciono, le malelingue si scatenano. Donna Fernanda, la proprietaria dell’albergo, e la cameriera Tittella, testimone del fattaccio, rimangono invischiate in una vicenda ambigua che le porterà a compiere un viaggio catartico, fino alla sconcertante rivelazione finale.
Giovanni Montini è nato a Torino nel 1974, vive a Roma e lavora nel mondo della moda. Ha lavorato per quindici anni nell’atelier di Fausto Sarli e da cinque lavora presso un’altra prestigiosa Maison, Valentino. Il suo approccio alla scrittura nasce dall’esigenza di dar voce a parti di sé che altrimenti non troverebbero espressione. «Sul lavoro tutto è veloce» dice «mentre la scrittura ti permette di riflettere; di ricavarti uno spazio nel quale far confluire la profondità.»
Giovanni, come nasce l’idea di questo romanzo?
L’idea vera e propria è nata per caso. Ero in auto e alla radio passavano una vecchia canzone, Albergo a ore. Mi ha colpito profondamente. Nel testo si parla di una coppia che si toglie la vita in un sordido albergo. Ecco, mi sono chiesto, chi erano quei due? Una coppia clandestina? Cosa c’era dietro al loro gesto? Da lì è partita l’idea di sviluppare la trama.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere Una ragionevole disobbedienza?
Circa un anno e mezzo. La vera difficoltà è stata dare voce ai personaggi, farli venire fuori.

Il tuo romanzo è incentrato su personaggi femminili, e nell’ultima pagina ringrazi «tutte le donne che hanno attraversato, incrociato la mia vita, donandomi qualcosa di sé. Quante donne! Questo libro è a voi dedicato». Da cosa nasce questa attenzione così affettuosa per l’universo femminile?
Volevo scrivere un romanzo in cui le donne fossero protagoniste. Una storia che raccontasse una realtà filtrata attraverso una certa sensibilità, da un’altra prospettiva. Non lo so se l’ho centrato appieno, ma l’intento era quello. Tant’è vero che tutte le protagoniste escono vincenti, ciascuna a modo suo. Il messaggio vuole essere quello.
Qualcuno dei tuoi personaggi è ispirato a una donna che conosci o hai conosciuto?
Non c’è una donna nella realtà che combacia con qualcuna delle protagoniste, ma di sicuro moltissime caratteristiche di donne che conosco si riflettono nei personaggi. Ho cercato di dare voce anche al mio lato femminile. Di indagare su una parte di me. Di chiedermi cosa avrei fatto al loro posto.
Tra i servizi offerti da Scrittura a tutto tondo, di quali hai usufruito?
I loro consigli di scrittura sono eccezionali!
Grazie, Giovanni! È stato difficile trovare una casa editrice? Quanto tempo ci hai messo?
Quando invio un nuovo manoscritto, vivo sempre un periodo di grande ansia. Ho timore che non possa piacere, che il messaggio veicolato sia diverso da quelle che erano le mie intenzioni. In questo caso no. Era una storia universale, comprensibile da molti e tristemente attuale. È stato più facile, probabilmente. Ho ricevuto diverse proposte. Mi sono affidato alla casa editrice che mi ha mostrato più sensibilità.

Ottimo criterio! Il tuo libro è appena uscito, quindi starai vivendo un momento di esaltazione e felicità… è così? Sei soddisfatto dell’esperienza?
Moltissimo, soprattutto dai messaggi dei lettori. Il loro affetto e il loro incoraggiamento mi aiutano ad andare avanti nel difficile cammino della scrittura.
Per concludere, hai qualche consiglio da dare a chi si affaccia al mondo dell’editoria nella speranza di pubblicare il proprio libro?
Di non mollare mai. Se un manoscritto non piace, non significa che non sia valido. E di perseverare. Solo continuando a scrivere si migliora.
Hai bisogno di aiuto? Contattaci! Possiamo aiutarti a scrivere e pubblicare il tuo libro. Siamo un gruppo di donne, coach esperte al tuo fianco lungo il percorso che ti porterà a realizzare il tuo desiderio: Scrittura a tutto tondo è il servizio editoriale professionale che si prende cura delle tue aspirazioni.
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