Più volte ci siamo ritrovate ad affermare che quello con la scrittura dovrebb’essere un vero e proprio appuntamento da rispettare, così come si rispettano gli appuntamenti di lavoro. In questo modo si riesce a trovare il tempo per scrivere e si riesce anche a mettersi in una condizione di spirito positiva.
Ma c’è di più. Applicando alla scrittura, così come a ogni altra attività creativa o meno, alcuni semplici principi relativi all’organizzazione personale, si riesce a fondere il talento con la pratica e a coltivare fruttuosamente il primo dei due. Provare per credere!
Di seguito pubblichiamo la prima parte di un articolo di Cristina Biasini sull’argomento, con il link per leggerlo tutto. Felice scrittura, felice organizzazione personale a tutti! 🙂
Organizziamoci, per scrivere (e vivere) meglio!
Che cosa c’entra la scrittura con l’organizzazione personale? Come può questa attività creativa, che si dice governata dal genio e dal talento, avere a che fare con liste, progetti, routine e altri strumenti che in genere si utilizzano in faccende assai più prosaiche e razionali?
Il fatto è che il genio e il talento da soli non bastano. Se guardiamo al modo di lavorare degli artisti che riescono nella loro arte, scopriamo che quasi sempre hanno anche un metodo, una routine o una qualche forma di organizzazione (se volete saperne di più, ci sono ottimi esempi sul sito Brainpickings). Diversi studi, inoltre, dimostrano che il talento, quel dono naturale che sembra la sola caratteristica distintiva degli artisti, può essere coltivato, migliorato, fatto crescere.
Come? Certo non mettendosi seduti a contemplare la sublime bellezza della natura o ricercando alterazioni dello stato di coscienza in attesa che arrivi l’ispirazione. Come disse Thomas Alva Edison:
Il genio è per l’1% ispirazione e per il 99% sudore.
In altre parole ci vuole pratica, e parecchia.
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