Ti è mai capitato, mentre scrivi, di avvertire una presenza giudicante, accanto a te? Di immaginare che uno gnomo, un fantasma, qualcuno o qualcosa ti si sia piazzato dietro le spalle per spiare quello che stai scrivendo? E manco a dirlo, a un certo punto quello gnomo punta il dito sull’ultima frase che hai scritto ed esclama: “No! Così non va!

Autocritica: una ragazza ripiegata su se stessa

Prima di tutto, sei in buona compagnia; e poi, quello gnomo è una parte di te. Può darsi che tu abbia vissuto, fin dall’infanzia, in un ambiente particolarmente giudicante e che abbia fatto tuo questo comportamento, arrivando a metterlo in pratica senza nemmeno accorgertene. Hai subito delle critiche, e adesso sei vittima di una tendenza eccessiva all’autocritica.

Il guaio è che l’autocritica, se e quando è particolarmente feroce, rischia di prosciugare l’ispirazione e bloccare il processo creativo.

Pensare alla propria scrittura in termini di ciò che va bene e ciò che non va bene, in questo senso, è piuttosto rischioso. Tu, che scrivi, prova invece a pensare nei termini di ciò che hai da offrire a chi ti leggerà. Non scriveresti se non avvertissi la scrittura come una necessità, come un bisogno dello spirito. Hai intenzione di ignorare il tuo spirito, forse? Ignora, piuttosto, le voci che ti dicono che non hai sufficienti talento, cultura, intelligenza eccetera!

I pensieri creano emozioni, e i pensieri svalutanti sono veleno per la mente. Prova a sostituirli con pensieri nuovi, che ti forniscano l’ispirazione e il desiderio di scrivere. Non è un’impresa aleatoria, né di certo è un’impresa impossibile. Magari all’inizio ti sembrerà difficile ma, con il tempo e con la pratica, andrà meglio. E non dimenticare che la scelta di quali pensieri coltivare spetta solo a te.

Nutriamo le storie della nostra vita

C’è una storia sugli indiani d’America che parla proprio di questo. Un saggio capo indiano, la sera, attorno al fuoco, confessa ai suoi che nella propria mente ospita due cani: uno è buono e coraggioso, l’altro pieno di rabbia e desiderio di vendetta. I due animali lottano l’uno contro l’altro, furiosamente; solo uno sopravviverà. “Quale?” domanda al vecchio capo un giovane impetuoso. E lui risponde: “Quello che io nutro”.

Autocritica: due cani in lotta, simbolo delle nostre forze interiori
Foto di Pat Murray

Chiediti quali storie nutri. Coltiva la consapevolezza. Non dare credito alla tua tendenza all’autocritica, non credere alle storie che ti impediscono di portare avanti i tuoi progetti. Tu scrivi: quindi, scrivi delle storie diverse!

Riscrivi le storie della tua vita personale. Metti la tua immaginazione creativa al servizio della tua liberazione, così che tu possa essere, fare e ottenere quel che vuoi essere, fare e ottenere dalla vita. Ci sono storie, pensieri, idee che ti limitano; lascia che vadano via. Scegli invece, consapevolmente, di creare storie che ti diano un senso di possibilità.

Non credi che possa servire a qualcosa? Provaci lo stesso. Consideralo come un esperimento; cos’hai da perdere, a parte le tue ansie e incertezze? A parte la tua distruttiva tendenza all’autocritica?

E non hai bisogno di vincere un premio letterario importante per sentire di aver raggiunto il successo. Il trucco, ed è un trucco efficace e molto sano, è riconoscere, apprezzare e celebrare tutti i propri successi, grandi e piccoli. Il successo, per chi scrive, consiste anche nel sedersi a tavolino, e scrivere con gioia. Il successo è far leggere la tua opera finita a persone di fiducia, e in seguito ai professionisti del mondo dell’editoria. Il successo è costruirsi, pian piano, una comunità. Il successo è soprattutto mantenere la fede e la fiducia in quel che sei, e in quel che fai.

Gli esiti, poi, ti riguardano fino a un certo punto, perché non sono del tutto controllabili. A che scopo dovresti contorcerti in spire di angoscia, domandandoti chi mai darà valore a quel che hai scritto? Dà valore a te stesso/a. Ancora una volta, la scelta è solo tua. Puoi scegliere di pensare che non arriverai mai in alto, perché ti manca qualcosa, oppure puoi scegliere di accettarti così come sei, nello stadio di evoluzione al quale ti trovi. Puoi scegliere di uscire dall’ombra e portare a termine la tua opera, nella certezza che la tua scrittura, nel tempo, migliorerà.

Scrivi, e basta! Avanti dritta, senza paura! Concediti di esprimerti per quel che sei, qui e ora, e accetta quel che sei, e accetta la possibilità di divenire molto altro. Questa è una dichiarazione di straordinaria potenza nei confronti dell’universo intero. Gli altri ti ascolteranno, sappilo. Avanti, forza, dì la tua!

Hai bisogno di aiuto? Contattaci! Possiamo aiutarti a scrivere e pubblicare il tuo libro. Siamo un gruppo di donne, coach esperte al tuo fianco lungo il percorso che ti porterà a realizzare il tuo desiderio: Scrittura a tutto tondo è il servizio editoriale professionale che si prende cura delle tue aspirazioni.

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2 commenti a: Autocritica: la palla al piede di chi scrive

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