Sette come i peccati capitali, ma questi non sono peccati; solo miti, leggende metropolitane diffuse tra coloro che ambiscono a veder campeggiare il proprio nome su una copertina. Qualcuna ti sembra familiare?

Mito n. 1. Se riesco a trovare una casa editrice, non dovrò occuparmi della promozione del mio libro: l’ufficio stampa e l’ufficio marketing dell’editore faranno tutto.

melenitaLa realtà. Con rarissime eccezioni, anche gli scrittori pubblicati nell’ambito della cosiddetta editoria tradizionale si impegnano in prima persona nella promozione delle loro opere, se non altro attraverso i social media; e se non hanno voglia di farlo, trovano qualcuno che lo faccia per loro. Questo è da un lato un dovere morale nei confronti dell’editore che ha investito non poco nella pubblicazione dell’opera cartacea, dall’altro una necessità nel mondo della comunicazione, per come si configura al giorno d’oggi.

Mito n. 2. Se il mio libro sarà distribuito nelle librerie fisiche, venderà un sacco di copie.

La realtà. Molte librerie, purtroppo, hanno chiuso e il canale della distribuzione del cartaceo si fa sempre più stretto. Se a un mese dalla pubblicazione un libro non ha avuto una performance di vendita che rispetta le aspettative dell’editore e dei librai, entro due mesi sparisce dalle librerie e va a giacere nei magazzini. Ma i costi di stoccaggio sono ingenti, e l’editore dopo un po’ è costretto a mandare le giacenze al macero, oppure a offrirle all’autore a prezzo scontato.

Mito n. 3. Io ho scritto un libro eccellente, che quindi deve per forza avere successo. La qualità paga sempre.

La realtà. In Italia si pubblicano ogni anno poco meno di 60.000 libri. Prova a immaginarli tutti ammucchiati: sono una montagna. Come farà il tuo a emergere, a distinguersi? Se scrivi un capolavoro e non lo promuovi in alcun modo, nessuno verrà a saperlo. Se scrivi un buon libro e lo promuovi bene, probabilmente avrà successo.

Mito n. 4. Basta avere un po’ di pazienza, e pian piano le recensioni e i commenti positivi verranno da sé.

La realtà. Potresti ottenere diverse recensioni lusinghiere, e potresti ottenerne giusto un paio. Potresti ritrovarti a leggere dei commenti molto positivi, e anche qualche sonora stroncatura. E se capita, non demoralizzarti; osserva la ferocia con la quale talvolta vengono attaccati i libri di successo. In ogni caso, se vuoi che il tuo libro ottenga molte recensioni, devi andartele a cercare. Regala copie a chi potrebbe essere interessato a pubblicare dei commenti; comincia dagli amici, dai colleghi di lavoro, dai parenti. E trovati un addetto stampa, che invii in modo mirato un comunicato ben fatto.

Mito n. 5. Un sito Internet professionale non mi serve. Basta Facebook.

La realtà. Il tuo sito ufficiale è, o deve diventare, il fulcro della tua attività promozionale. Deve essere concepito in modo da mettere il tuo lavoro sotto la miglior luce possibile, deve essere coinvolgente e funzionare tecnicamente bene. Come minimi requisiti indispensabili, bisogna che descriva il tuo libro (o i tuoi libri), che dia informazioni su di te e che offra diversi modi per connettersi con te.

Mito n. 6. Auto-pubblicare un libro non è da tutti. Io non saprei proprio da che parte cominciare.

La realtà. La pubblicazione di un libro non costituisce una branca dell’ingegneria spaziale e, come ogni altra cosa, si può imparare. Prova, semplicemente, a farti una lista dei passi da seguire, e cerca dei professionisti affidabili con i quali lavorare. Saranno le tue guide, ti risparmieranno perdite di tempo e di denaro, e ti eviteranno frustrazioni.

Mito n. 7. Io me la cavo un po’ con Gimp e anche con Photoshop, quindi la copertina posso farla benissimo da me.

La realtà. Il titolo. La copertina. Queste sono le scelte cruciali che stanno attorno a un libro, dal punto di vista della sua diffusione. Avvalersi per la progettazione della copertina di un grafico professionista, o di un illustratore, e per il titolo e la presentazione di un consulente valido, sono scelte vincenti. Lesinare in questo campo non è mai una buona idea! Don’t judge a book by its cover — non giudicare un libro dalla copertina: così una frase idiomatica inglese esorta a non fermarsi alle apparenze. Ma il tuo libro sarà inevitabilmente giudicato dalla copertina. Il potenziale lettore vedrà prima di tutto la tua copertina in mezzo a un mare di copertine, ed è in base a quell’immagine che deciderà se andare a leggere la descrizione dell’opera, e poi magari procedere con l’acquisto. Quindi, trova un eccellente designer che crei una copertina eccellente per il tuo libro; sarà un ottimo investimento per gli anni a venire.

In bocca al lupo! E, naturalmente, noi siamo qui. 😉

1 commento a: Le sette illusioni dell’aspirante autore

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